Allarme incendio in banchina a Oneglia: tutta colpa di un fumogeno!

Sembrava che un megayacht di 57 metri stesse andando a fuoco, e invece la colpa era di un fumogeno attivatosi per sbaglio. Bisogna fare attenzione ai fuochi di segnalazione a bordo! Ne sapete abbastanza?

26 August 2013 | di Redazione Daily Nautica

Tutto fumo e niente arrosto (per fortuna) sulle banchine del porto di Calata Cuneo a Oneglia. Intorno alle 3.40 del mattino di lunedì 26 agosto, è scattato l’allarme incendio per del fumo che si alzava dallo yacht charter “Lady Sheridan”, superbarca da 57,90 metri di proprietà dell’avvocato texano Eddie Williams.

 

Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, chiamati da un residente: i pompieri hanno avuto modo di constatare che non si trattava di un incendio, ma di un fumogeno che si è attivato accidentalmente a bordo.

 

Ricordate sempre di controllare i fuochi di bordo: non solo la data di scadenza, ma il loro corretto posizionamento e la facilità di raggiungimento.

 

A proposito: cosa sapete dei fuochi a bordo?

 

Dall’autunno del 1998, a bordo, è obbligatoria la presenza di razzi, fuochi e boette fumogene per navigazioni oltre le 3 miglia dalla costa. Il messaggio non cambia utilizzando i tre diversi metodi di segnalazione, e verrà interpretato come una richiesta di soccorso. Dovrete invece capire quale sia il fuoco più adatto da usare in relazione al contesto, per massimizzare le possibilità di essere soccorsi.

 

RAZZI
Muniti di un piccolo paracadute, raggiungono all’incirca i 300 metri di altezza. In seguito, liberano una capsula luminosa che brucia emettendo una luce rossa: il paracadute serve a rallentarne la discesa. Fate attenzione a spararli stando controvento, proprio come degli aeroplani durante il decollo, per sfruttarne al massimo le potenzialità. Utilizzateli affinché la vostra richiesta di aiuto sia visibile nonostante la curvatura della crosta terrestre: se siete abbastanza lontani dalla costa potrebbero essere la soluzione più adatta, se il tempo è sereno arrivano ad essere notati fino a 25 miglia di distanza. Con i razzi sarete facilmente individuabili anche da eventuali velivoli in zona, anche se viaggiano ad altezze di 9-10.000 metri. Se siete lontanissimi dalla costa, invece, i razzi serviranno a ben poco.

 

FUOCHI A MANO
Il fuoco a mano va utilizzato per facilitare la vostra identificazione ai soccorritori una volta avvisati (ad esempio, dopo aver lanciato un mayday o un pan-pan), specialmente in zone caratterizzate da un intenso traffico di barche. A differenza dei razzi, vanno attivati sottovento. Bruciano per circa 60 secondi, sprigionando una violenta fiammata di colore rosso. Ricordate sempre di avere un guanto di cuoio con cui proteggervi durante l’uso dei fuochi a mano: c’è chi consiglia anche una mascherina di plastica per riparare gli occhi, soprattutto in caso di fuochi difettosi.

 

BOETTE FUMOGENE
I fumogeni galleggianti hanno un peso variabile, compreso tra i 450 e i 750 grammi. Non fanno luce, ma liberano una spessa coltre di fumo arancione e pesante, utile per rendersi più visibili da un postazione più alta, facilitando i soccorsi a aerei ed elicotteri. Se ne consiglia, ovviamente, l’utilizzo diurno.


I FUOCHI SCADUTI

Il problema, quando si tratta di fuochi, razzi e boette, non è tanto il tempo, bensì l’umidità. Cercate di preservarli, durante l’invernaggio, in confezioni chiuse ermeticamente: meglio lasciarli a bordo perché sono considerati materiale esplosivo di classe A, al pari del tritolo e della dinamite, per cui se vi beccassero con i fuochi in macchina, o in altri posti diversi dalla barca, sarebbero dolori. Non buttate via i fuochi scaduti, se siete certi di averli trattati bene: affiancateli a quelli in regola predisponendo alcune grab bag supplementari in luoghi accessibili della vostra imbarcazione. Una boetta fumogena scaduta ma funzionante, ad esempio, potrà essere molto utile in caso di uomo a mare: gettatela in acqua vicino al punto in cui è avvenuta la caduta, avrete un indizio in più per recuperare il disperso. In teoria, i fuochi scaduti dovrebbero essere ritirati, per legge, da chi ve li ha venduti. Ma siamo in Italia e le cose non vanno così: sappiate comunque che le forze dell’Ordine sono autorizzate al ritiro dei fuochi scaduti. Che non vi venga in mente di buttarli in un cassonetto!

 

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2 commenti

  1. Frank Novel says:

    E’ impossible attivare un fomogeno “per sbaglio”, come riferite Voi nel Vostro titolo!
    Avete provato ad attivarne uno? Probabilmente non l’avete mai fatto, altrimemti avreste riportato la notizia diversamente. Visto che vi occupate di nautica, vi suggerisco di farlo.

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