La storia vera di Sean Smyrichinsky, il subacqueo che cercava cetrioli di mare e trovò una bomba atomica

L’ordigno nucleare era caduto in mare da un aereo della US Air Force per colpa di una manovra sbagliata

25 October 2019 | di Riccardo Bottazzo
Sean Smyrichinsky
Sean Smyrichinsky, il sub che ha trovato una bomba atomica persa da un aereo Usa

“Credevo di aver trovato un ufo”. Così, il subacqueo canadese Sean Smyrichinsky ha raccontato alla Bbc il suo, a dir poco, sorprendente ritrovamento in mare. La vicenda risale all’autunno del 2016, quando il nostro Smyrichinsky aveva infilato le pinne per immergersi al largo dell’isola di Banks, nel mar Glaciale Artico, a nord del Canada. Uno di quei mari dove, tanto per capirci, sotto la muta stagna devi infilarti un impianto di riscaldamento, se non vuoi morire assiderato. Il suo obiettivo era quello di raccogliere oloturie, organismi marini volgarmente conosciuti col nome di “cetrioli di mare”.

Per un motivo che esula completamente dalle mie capacità comprensive, questi echinodermi sono considerati una “ghiottoneria” in certi posti del mondo. E proprio mentre pinneggiava sul fondo alla ricerca di cetrioli, il nostro subacqueo si imbatté in un bizzarro oggetto metallico. “Era grande come una letto matrimoniale e aveva la forma di un bagel”, ha spiegato il sub canadese. I bagel sono quei panini a forma di ciambella, molto comuni nel nord America.

“Vuoi vedere che mi sono imbattuto in un ufo? Mi sono detto. E così, dopo averci girato un po’ attorno, sono risalito e ho immediatamente comunicato alle autorità il mio strano ritrovamento”, ha raccontato Smyrichinsky. La faccenda è passata così nelle mani della Marina Canadese che ha studiato lo strano oggetto, senza peraltro venire a capo del mistero che racchiudeva. L’ipotesi più probabile è anche la più incredibile: si tratta di una bomba atomica “persa” da un aereo statunitense in seguito ad un incidente di volo. 

La bomba atomica

Lo strano oggetto trovato nei fondali dell’isola di Banks

Il 3 febbraio del 1950, infatti, un  bombardiere Coinvair 36 B dell’Us Air Force era decollato dalla sua base in Alaska e volava sui cieli dell’isola di Banks, quando, per un errore di manovra, finì in mare l’ordigno nucleare che trasportava. Si trattava di una bomba atomica chiamata Mark IV Fat Man, uguale a quella che distrusse la città di Nagasaki durante il secondo conflitto mondiale. All’epoca, il Pentagono ammise l’incidente ma si rifiutò di dare informazioni sulla sorte del carico trasportato dall’aereo.

Eravamo in  piena Guerra Fredda e non era facile per gli Stati Uniti ammettere di aver perso per strada una bomba atomica da 5 tonnellate, così come i più distratti di noi smarriscono le chiavi di casa o l’ombrello al bar. Oltretutto, l’ordigno era precipitato nel mare di un’altra nazione, sia pure alleata come il Canada, e l’esercito degli Stati Uniti preferì non effettuare ricerche oltre i suoi confini. Oppure, se le effettuarono, non riuscirono evidentemente a  scoprire dove cavolo fosse finita la loro bella bomba atomica. La faccenda fu così insabbiata in tutta fretta… sino all’entrata in scena del signor Sean Smyrichinsky e dei suoi cetrioli di mare! 

Sean Smyrichinsky, il sub canadese

Il sub Sean Smyrichinsky mostra un trofeo di pesca titpico dei mari glaciali

Ma l’ufo trovato dal nostro subacqueo canadese era davvero la Fat Man perduta dal Coinvair Usa nel lontano 1950? Il Pentagono a tutt’oggi non ha rilasciato nessuna dichiarazione a riguardo, continuando a trincerarsi dietro il segreto militare. Il mezzo e passa secolo trascorso in fondo al mare ha parzialmente compromesso la struttura dell’oggetto ma Smyrichinsky, che ha esaminato le foto storiche dell’atomica sganciata su Nagasaki, giura che l’ordigno che ha trovato in mare era identico nella forma e nelle dimensioni.

Il fatto che l’ordigno non sia esploso e che non abbia successivamente rilasciato radioattività fa però pensare che, con buona probabilità, la bomba fosse disarmata, se non addirittura un involucro vuoto, realizzato per qualche simulazione militare. Di sicuro, come sappiamo noi tutti che ci immergiamo, il mare non è mai privo di sorprese. Smyrichinsky ha definito la sua avventura “super divertente” e vedi mai che la prossima volta che scende non incappi sul serio in un ufo!

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2 commenti

  1. Gianni Risso says:

    Molto interessante!
    Gianni Risso

  2. Gianni Risso says:

    Molto interessante!

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