A Genova la “Maria Grazia Onorato”: è la ro-ro più grande ed ecologica del Mediterraneo

In occasione del Blue Economy Summit c’è stato il battesimo della nave, prima del viaggio inaugurale. Onorato rinnova l’impegno a favore dei marittimi italiani

16 May 2019 | di Giuseppe Orrù
Nave Maria Grazia Onorato a Genova
Nave Maria Grazia Onorato a Genova

La più grande del Mediterraneo, la più ecologica e la più “italiana”. È la nave “Maria Grazia Onorato”, attraccata alcuni giorni fa al porto di Genova, in concomitanza con il Blue Economy Summit. Sui grandi ponti della nave, in occasione del battesimo e del suo viaggio inaugurale, è stato ospitato uno dei brindisi conclusivi della rassegna genovese, alla presenza di addetti ai lavori, autorità e dell’armatore Vincenzo Onorato.

La “Maria Grazia Onorato” è una nave da record per il Mediterraneo, come vi abbiamo raccontato in questo articolo. Ha infatti una capacità di carico che raggiunge i 4.076 metri lineari, pari a 283 trailers e scrubber di ultima generazione, che consentono di abbattere il contenuto di CO2 nei fumi emessi dalla nave dallo 3,5% allo 0,1%, facendone la nave piú green del mondo.

L’armatore Vincenzo Onorato ha colto al volo l’occasione fornita dalla partenza del viaggio inaugurale della Maria Grazia Onorato, nave ammiraglia del Gruppo, battezzata a Genova, per rilanciare la sua campagna in difesa dei marittimi italiani. E la nave è un vero e proprio gigantesco manifesto viaggiante di questa crociata. Lo ha fatto allargando la “ragione sociale” della sua campagna in difesa dei marittimi italiani anche ai lavoratori portuali.

Ma anche citando Paddy Crumlin, segretario generale dell’International Transport Workers Federation, che ha detto: “Gli armatori fanno dumping anche nei porti, da un lato esautorando i lavoratori portuali da ruoli e funzioni che storicamente e per legge sono di loro competenza, dall’altro sfruttando e spremendo come limoni i marittimi per svolgere operazioni alle quali spesso non sono adeguatamente formati. Mi riferisco, parlando da questa nuova nave, che è la più grande ro-ro del Mediterraneo, al rizzaggio e derizzaggio o alla funzione di guida delle ralle”.

“Autoproduzione e specialmente sfruttamento dei marittimi spesso sottopagati, ponendoli in rotta di collisione con i portuali –ha detto Vincenzo Onorato- significa innescare l’ennesima guerra fra poveri all’insegna della globalizzazione della povertà. E l’autoproduzione, gemellata allo sfruttamento di lavoratori extra comunitari, genera una miscela esplosiva”.

Vincenzo Onorato a bordo della Maria Grazia Onorato

Vincenzo Onorato a bordo della Maria Grazia Onorato

“Prima di essere armatore –ha sottolineato Onorato- sono un marinaio. Io sono con i miei marittimi e da oggi sono anche con i portuali che rappresentano un asset dei porti italiani. Sono i portatori di un sapere e di una professionalità dei quali i porti italiani non possono fare a meno. Ricordo ancora quando a Genova lavoravano in Compagnia Unica 6 mila portuali. Ha senso che un porto come Genova abbia realmente operativi meno di 800 portuali?”.

Nella “festa” per il viaggio inaugurale della Maria Grazia Onorato, che salperà per Livorno, Catania e Malta, occupando stabilmente la rotta principale delle autostrade del mare, il Gruppo Onorato ha ribadito che il suo impegno per il lavoro non è a scadenza. Vincenzo Onorato, infatti, ha fatto capire in modo esplicito che “senza lavoro italiano, a partire dal settore marittimo, non si va da nessuna parte e che fare impresa a prescindere dalla tutela del lavoro è una rotta che porta solo alla rovina”.

 

Giuseppe Orrù

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1 commento

  1. M tulliach says:

    Un altro asse importante risulta essere la ravenna Brindisi Catania e la direttrice Trieste Turchia con importanti volumi di traffico roro.

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