Paris Sup Open: boom di partecipanti lungo la Senna per la gara di Stand Up Paddle
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- 6 December 2022
Il kitesurf è uno sport divertente, spettacolare, adatto a tutti e in circa 30 anni è stato protagonista di un’evoluzione e una popolarità senza precedenti tra le discipline acquatiche. Rappresenta una geniale sintesi tra l’arte della vela, il surf riding e la dimensione verticale propria dei salti acrobatici. Naturalmente fin dalla sua comparsa il kitesurf ha dovuto confrontarsi con una forte rivalità da parte dei praticanti degli altri water sport che non vedevano di buon occhio questa nuova disciplina così strana e incomprensibile. Lo stesso mercato con i vari brand velici e surfistici, un po’ in calo dopo il boom degli Anni 80, sono stati colti di sorpresa. Le critiche più accese venivano dal mondo del windsurf proprio perché le due discipline sfruttano le medesime condizioni meteomarine anche se con risultati completamente diverse. Con gli anni e l’evoluzione stessa di materiali e attrezzature e soprattutto grazie all’estrema diffusione di ali e tavole sulle spiagge di tutto il mondo, oggi la disciplina del kitesurf ha guadagnato il massimo rispetto non solo come attività sportiva, ma anche a livello di cultura surfistica e di pratica agonistica.
Rischioso, difficile e costoso: ma quando mai?
Eppure c’è ancora chi guarda con sospetto al kitesurf e lo critica o peggio ancora ne è spaventato. Questi pregiudizi sono frutto di semplice ignoranza da parte di chi non solo non ha mai praticato questa disciplina, ma nemmeno, spinto dalla più banale curiosità ha cercato di conoscere meglio le attrezzature utilizzate, lo spirito dei praticanti e il loro approccio a questo sport. Quelli che seguono sono dieci falsi miti che ancora oggi resistono riguardo al kitesurf e che vanno assolutamente sfatati:
David Ingiosi