Itinerari kitesurf: il fascino discreto di Punta Trettu

Nel Sud della Sardegna di fronte alla Penisola di Sant'Antioco esiste una laguna esposta ai venti di Scirocco e Maestrale tutto l'anno e che offre eccezionali condizioni di acqua piatta ideali per gli amanti del Freestyle e non solo.

31 October 2016 | di Redazione Daily Nautica

Liguria Nautica inaugura un nuovo format dedicato agli amanti del kitesurf: una serie di itinerari dettagliati su alcuni dei più rinomati, ventosi e spettacolari spot dove praticare il kite. Il tutto con i consigli del nostro collaboratore David Ingiosi, appassionato e istruttore di kitesurf, che ci porterà alla scoperta di alcune delle spiagge più amate dalla “beach tribe”.

Itinerari kite surf: la Sardegna come Maui

A dispetto dei tanti spot esotici disseminati sui mari di tutto il mondo, in Italia esiste un vero paradiso per gli amanti del kitesurf e in generale di tutti i sport acquatici. Il nostro giardino dell’Eden a misura di surfista si chiama Sardegna ed è per questo che partiremo da questa splendida isola per questa serie di itinerari dedicati al kitesurf. La Sardegna è un’ isola universalmente riconosciuta come la “Maui del Mediterraneo” grazie ai venti costanti, le acque cristalline e le sue coste selvagge che regalano condizioni spettacolari tutto l’anno ed evocano a ragione i paradisi surfistici della celebre isola del Pacifico.

Non a caso la fama di spot storici come Porto Pollo, San Teodoro, Stintino, Capo Mannu, è rimbalzata spesso oltreoceano trasformando ormai da 30 anni queste località nostrane in ambite mete di viaggi, allenamenti ed eventi agonistici di livello internazionale. Proprio sulla spiaggia di Porto Pollo dal 16 al 22 ottobre di quest’anno si è tenuto il Sardinia Grand Slam, campionato mondiale di kitesurf per le discipline Freestyle e Big Air.

Nord Sardegna: spot rinomati tra camper e Jet set

In realtà da Nord a Sud la Sardegna è molto estesa e offre atmosfere molto diverse così come varie sono le sue coste caratterizzate da un’orografia e da condizioni meteomarine piuttosto eterogenee. L’area settentrionale presenta delle coste più frastagliate, piccole cale sabbiose, spiagge prevalentemente rocciose e solo pochi e lunghi arenili. Per la maggior parte è montuosa con le tipiche eleganti aree granitiche puntellate di pini e cespugli di mirto della Gallura e il panorama, affacciato sulle ventose Bocche di Bonifacio e il parco naturale de La Maddalena, che è davvero mozzafiato.

Con la Costa Smeralda a mezz’ora di macchina il Nord della Sardegna risente dell’atmosfera del Jet-set tipica della zona, delle sue ville, dei suoi locali esclusivi e dei suoi hotel di lusso, così come di un turismo proveniente in massima parte dal centro Nord del continente, ma anche dai principali paesi europei, Germania, Olanda e Svizzera su tutti: basta osservare le targhe dei camper e furgoni stranieri carichi di tavole che stazionano qui per lunghi periodi anche fuori stagione.

L’atmosfera del Sud: spot selvaggi e local in spiaggia

La costa Sud dell’isola al contrario risulta più eterogenea, le coste sono meno frastagliate, meno affollate rispetto al Nord anche nei mesi di alta stagione e vi si respira un’atmosfera più tranquilla e genuina. In spiaggia, per fare un esempio, è molto più facile trovare gente sarda, pescatori e famiglie in gita.

Proprio nascosto in questo tratto di costa, più precisamente nel comune di San Giovanni Suergiu (Ca) di fronte alla penisola di Sant’Antioco, si trova uno spot che negli ultimi anni è diventato la meta preferita dai kiter amanti del freestyle. Si tratta di Punta Trettu.

Una laguna di acqua piatta e venti costanti

Il nome letteralmente significa “punta stretta” per la forma affusolata di questa lingua di sabbia lunga circa 600 metri che si tuffa in una splendida laguna e offre ai rider condizioni uniche per le nostre coste: immaginate un’enorme baia di acqua trasparente che arriva quasi sempre alle ginocchia, protetta su tre lati ed esposta a venti da ogni direzione che qui soffiano potenti quasi tutto l’anno grazie anche all’effetto Venturi e alle brezze termiche locali.

I fondali sabbiosi privi di ostacoli completano questo posto magico che anche in caso di venti fotonici regala acqua piatta proprio come nelle lagune brasiliane di Cauipe, Tabuba, Jericoacoara o Barra Grande. Dal principiante ai pro rider, tutti possono godere di questo meraviglioso spot.

Kite Village Sardegna: il regno dei kiter

A scoprire questo spot e renderlo conosciuto al popolo dei rider è stato nel 2010 Pietro Iovinella durante un viaggio lungo questo tratto di costa sarda. «Avevo sentito parlare di Punta Trettu come un paradiso per il kitesurf – dice Pietro – e quando mi sono trovato per la prima volta a surfare in questa laguna mi sono sentito strafortunato ad avere questo posto incredibile in Italia che non ha nulla da invidiare ai top spot internazionali. La baia è immensa, l’acqua è calda quasi tutto l’anno e i venti soffiano costanti tra i 15 e i 25 nodi. I fondali di sabbia sono bassi, quindi ideali per i principianti che possono sempre tornare a piedi a terra quando si scarroccia oppure riposarsi tra una session e l’altra. Poi la location è selvaggia, totalmente immersa nella natura anche se a un passo da tutti i servizi».

Così nel 2012 Pietro  ha deciso di aprire proprio in qui il Kite Village Sardegna, un’associazione sportiva che promuove il kitesurf e rappresenta ormai un punto di riferimento per coloro che vogliono praticare, apprendere o perfezionare questa disciplina in completa sicurezza nelle acque della laguna.

Altri spot da vedere, da Porto Botte a Calasetta

Secondo le condizioni del vento, da Punta Trettu ci si può spostare anche in altri spot altrettanto rinomati, come Porto Botte, Chia e Porto Pino o ancora a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco. Qui nei giorni migliori sulla spiaggia è facile incontrare Paolo Vanni, un signore che dal Veneto ha deciso di trasferirsi in questa zona della Sardegna per amore del kitesurf e che da qualche anno gestisce un laboratorio di progettazione e riparazione di tavole e ali.

Passeggiate a cavallo e gite in barca

A sugellare il fascino di questa laguna è il suo essere un angolo di natura incontaminata, dove è facile incontrare fenicotteri e uccelli migratori e dove a parte praticare il kitesurf o il sup si possono fare lunghe passeggiate a cavallo, concedersi un’escursione nella suggestiva isola di Carloforte con le sue influenze liguri e tunisine, oppure godersi la pace fuori dal tempo di Sant’Antioco, sedersi a un tavolino dei numerosi bar affacciati sul porto e scambiare due chiacchiere con i pescatori o gli artigiani del posto che tra un bicchiere di Ichnusa e una battuta in dialetto ti fanno sentire completamente immerso nel territorio e nella cultura straordinaria di quest’isola.

David Ingiosi

 

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