Il Gruppo Marinedi punta ad avere 25 marina nel Mediterraneo entro il 2026

Al momento il Gruppo Marinedi conta 14 marina e sono in programma due nuove acquisizioni, una nel Nord Africa e una nelle Isole Eolie

17 February 2023 | di Manuela Sciandra

Il Gruppo Marinedi, network di marina contraddistinto da servizi innovativi e di alta qualità, punta a diventare leader indiscusso della ricettività nautica italiana grazie ad un progetto di consolidamento, espansione e investimenti pensato per rendere sempre più competitiva la sua offerta.

A confermare la validità del progetto, i risultati raggiunti nel 2022, tra cui spicca la capacità di intercettare al meglio la ripresa del settore, con tassi di crescita che superano di gran lunga le medie nazionali. E tutto questo grazie alla struttura aperta del Gruppo, che garantisce un’attrattività maggiore rispetto a un singolo player portuale e stimola un alto tasso di fidelizzazione tra i diportisti.

“Al momento – spiega l’ingegnere Renato Marconi, azionista di controllo e amministratore unico del Gruppo Marinedi – il nostro Gruppo conta 14 marina. Per il futuro ci sono in programma due nuove acquisizioni, una nel Nord Africa e una nelle Isole Eolie. L’obiettivo finale è di arrivare a 25 marina nel Mediterraneo entro il 2026“.

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo Marinedi ha registrato un aumento sostanziale dei ricavi, trainato da quelli degli ormeggi, cresciuti di oltre il 30% rispetto al 2021 (in cui si era registrato un incremento del 22% dal 2020). Nello specifico, sono gli ormeggi stanziali a registrare una crescita maggiore.

“Abbiamo totalizzato un fatturato di circa 16 milioni – prosegue Marconi – e per il 2023 contiamo di arrivare intorno ai 20 milioni, con una crescita di un altro 20%. Abbiamo intercettato la ripresa della domanda domestica, registrando anche il ritorno ai livelli pre-Covid della domanda estera, e questo incide maggiormente su contratti di durata media e/o breve, comunque inferiore a un anno”.

I ricavi complessivi del Gruppo Marinedi crescono di circa il 25% rispetto al 2021. In particolare, aumentano i ricavi per servizi come quelli derivanti dalla vendita di carburante e questa crescita è dovuta ad un aumento della quantità erogata e solo marginalmente è influenzata dall’aumento del costo/litro. Inoltre, crescono i ricavi da manutenzione e rimessaggio. L’incremento dei ricavi, in considerazione della rigidità dei costi tipica del settore, ha poi esercitato un effetto leva sull’EBITDA, del quale si registra una crescita doppia rispetto all’incremento della produzione.

L’influenza dell’incremento dei prezzi di ormeggio e dei servizi del 2022, dovuto all’inflazione e all’aumento dei costi energetici legati soprattutto al conflitto russo-ucraino, ha avuto un’incidenza limitata sulla performance. Il protagonismo del Gruppo Marinedi è dovuto prevalentemente all’incremento del tasso di occupancy, in particolare nei marina di punta del Gruppo, e a quello significativo della domanda (già dal 2021).

La copertura annuale 2022 è stata per il 48% circa dei posti barca. “Si deve, per altro, tenere conto che tale copertura è relativa all’intero arco dell’anno – sottolinea l’amministratore unico del Gruppo – e comprende anche il periodo invernale normalmente meno frequentato. L’obiettivo quinquennale al 2026 del Gruppo è quello di arrivare ad una copertura dell’82%”.

Renato Marconi

Grande soddisfazione anche per l’interesse suscitato dal Gruppo al Boot di Düsseldorf, non solo nei visitatori provenienti da tutta Europa, soprattutto dalla Germania e dalla Croazia, ma anche nella stampa estera del settore nautico. Sono state infatti numerose le interviste da parte di riviste tedesche, francesi, spagnole e svizzere interessate a conoscere i servizi offerti dalla prima rete di marina nel Mediterraneo.

“Tutti segnali importanti – conclude Marconi – che indicano un profondo interesse da parte dei diportisti europei nel voler scoprire le bellezze del Mediterraneo e l’accoglienza ‘Made in Italy’ garantita dai porti di Marinedi”.

Inoltre, la kermesse tedesca ha rappresentato un’occasione concreta per consolidare nuove sinergie con partner europei, finalizzate alla promozione del turismo nautico. Ne è un esempio l’accordo stretto con ADAC (Allgemeiner Deutscher Automobil-Club), il più grande club automobilistico e nautico d’Europa, che tra i suoi obiettivi ha anche quello di promuovere il turismo a livello europeo.

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