Tassa sulle imbarcazioni, ecco quanto pagano i veri ricchi

Abbiamo fatto i conti in tasca a quelli che i soldi ce li hanno davvero. Ecco quanto pagheranno i magnati per le loro barche

7 December 2011 | di Redazione Daily Nautica

Pigliato atto che dall’1 maggio 2012 entrerà in vigore la tassa sulla barca, la domanda sorge spontanea. Quanto pagheranno i veri ricconi, quelli che appaiono sui giornali e sulle riviste scandalistiche a bordo di luxury boats e che indirettamente causano nell’opinione pubblica un presunzione di ricchezza dei diportisti?

 

Prendendo spunto da una falsariga dell’agenzia ASCA abbiamo provato a fare due conti in tasca ai magnati possessori di imbarcazioni: sebbene la tassa sul lusso possa arrivare a cifre importanti, si tratta comunque di spiccioli rispetto ai patrimoni dei signori qua sotto indicati. Che sono comunque liberi di trasferire la propria imbarcazione in Francia, Croazia o Grecia, dove i costi di stazionamento sono minori, spostando conseguentemente l’indotto economico del megayacht. Ad ogni modo, lasciando da parte ulteriori commenti, date uno sguardo alla tabella sottostante:

 

Nome Yacht

Tipologia

Lunghezza Yacht

Proprietario

Importo annuo tassa

Main

Motore

65 m

Giorgio Armani

€ 256.595,00

Force Blue

Motore

63 m

Flavio Briatore

€ 190.165,00

Altair

Motore

60 m

Diego Della Valle

€ 190.165,00

Itasca

Motore

52 m

Carlo De Benedetti

135.780,00

Regina d’Italia

Motore

51 m

Dolce & Gabbana

135.780,00

Morning Glory

Motorsailer

48 m

Silvio Berlusconi

135.780,00

RC

Motore

41 m

Roberto Cavalli

€ 75.555,00

Suena

Motore

37 m

Pier Silvio Berlusconi

€ 75.555,00

Kauris III

Vela

32 m

Marco Tronchetti Provera

€ 16.425,00

 

Questi sono solo alcuni dei (pochi) ultra-ricchi tassati. Ma vogliamo ancora una volta ricordare che l’80% dei diportisti naviga su imbarcazioni dal valore inferiore ai 20 mila euro, spesso di lunghezza inferiore ai 9 metri. Il gioco varrà la candela (leggi: il gettito della tassa sarà superiore alle perdite a cui andrà incontro il settore nautico e l’indotto)? Ai “tecnici” l’ardua sentenza.

 

Eugenio Ruocco

 

Le foto del “Regina d’Italia” di Dolce & Gabbana (riproducibili citando la fonte con link attivo)

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4 commenti

  1. Maurizio says:

    Leggo sopra di Rovigno, bene in meno di una settimana a Cittanova 250 richieste, e così via lungo tutta la costa istriana.
    Penso che i governi di Slovenia e Croazia manderanno una lettera di ringraziamento al Governo italiano per aver contribuito allo stimolo economico dei loro paesi.
    Non solo per la nautica da diporto, io vivo in Friuli, e noto che è già ricominciato il pendolarismo oltre confine, venerdì pomeriggio (fuori orario di punta), in un solo distributore di benzina oltreconfine, c’erano 4 Km di coda e 40 persone in attesa in macelleria.
    Nel caso Friuli Venezia Giulia, data la situazione confinaria, l’aumento delle Accise e tassa sui posti barca, produrranno una diminuzione del gettito fiscale per queste due voci (esperienza passata insegna) …………. quindi l’unico risultato evidente sarà la chiusura di molti distributori di carburante e di qualche darsena …..
    Ripeto, hai la barca? Non importa se è un 11 metri a vela vecchio e sul quale ci hai messo l’anima per sistemartelo da solo……… sei un ricco e basta: barca = ricco.
    Anche se il 42,4% delle BARCHE DI LUSSO risulta ancora intestato a contribuenti che dichiarano meno di 20 mila euro annui.

  2. riccardo says:

    Mi meraviglio che la confindustria nn commenti questa tassa male impostata. Non vedo commenti dei cantieri, ma come pensiamo di migliorare se amazziamo quella poca qualità che esportiamo, e il turismo nautico? La Croazia, Francia,Albania,Grecia,Slovenia ecc. stanno battendo le mani ed aspettano la ns prossima idiozia pensata dai sapientini della Bocconi………..

  3. leonardo says:

    Capisco che dobbiamo fare cassa, ma basterebbe quardare gli altri paesi europei cosa fanno. noi dobbiamo essere sempre diversi in peggio. Sarà ancora un fuggi-fuggichi possiede una imbarcazione di 11 mt dalle coste italiane con notevoliperdite di immagine,crisi dei cantieri emeno introiti, certo certe idiozie bisogna pensarle…….

  4. silvano says:

    in 2 giorni la Marina di Rovigno in croazia ha ricevuto 200 richieste di posti barca , se pensiamo quanti posti barca ha la croazia avranno un incremento di 7000 8000 posti barca in un anno . e vanno via tutti quelli che in Italia spendevano e mantenevano un settore gia’ in crisi da anni grazie a Tremonti .
    Ora che abbiamo dei geni al governo faranno quello che mancava per andare a casa tutti.

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