Appello di Assomarinas al nuovo Governo: “Risolva il problema delle concessioni demaniali”

Il presidente dell’Associazione dei porti turistici italiani chiede al nuovo esecutivo un impegno per la risoluzione dei contenziosi che riguarda numerosi scali

14 June 2018 | di Giuseppe Orrù
Porto di Lavagna
Porto di Lavagna

Ora che il nuovo Governo sembra aver posto l’industria turistica al centro del suo programma, il presidente di Assomarinas, l’associazione dei porti turistici italiani, Roberto Perocchio, chiede di intervenire in soccorso dei porti turistici per la nautica da diporto, risolvendo innanzitutto il problema del rispetto dei patti concessori.

“Molti porti turistici –ricorda Roberto Perocchio– sono stati realizzati in Italia tra gli anni Novanta e 2000, nel bel mezzo della crisi del comparto, sulla base di concessioni contratto che, a fronte di ingenti investimenti, prevedevano canoni prefissati e indicizzati”. Il problema è subentrato negli anni successivi, quando lo Stato ha cambiato le carte in tavola, mettendo in seria difficoltà i gestori di numerosi approdi turistici italiani.

Nel 2006 un errore legislativo contenuto nella legge finanziaria 296/2006 –spiega il presidente di Assomarinas- ha posto in discussione questi accordi, aprendo un contenzioso che, anche secondo Anci, l’Associazione dei Comuni italiani e il Coordinamento delle Regioni, va assolutamente risolto per salvare gli investimenti attuali e futuri.

Una situazione che sta diventando insostenibile, che assorbe le risorse economiche e le energie dei gestori dei porti nelle aule di tribunale, anziché nel loro lavoro. “La maggior parte dei porti turistici italiani -conferma il presidente di Assomarinas- si sta battendo allo spasimo nelle aule di giustizia. L’aumento esponenziale ha costretto i porti ad aprire cause e contenziosi, arrivati al Tar e al Consiglio di Stato. I porti turistici italiani -sottolinea Perocchio- sono estremamente affaticati da questo contenzioso. Si era quasi raggiunta una soluzione con la legge di bilancio ma poi non si è arrivati a un accordo”.

Assomarinas, però, adesso guarda con fiducia al nuovo Governo, a cui lancia l’ennesimo appello: “Il turismo nautico -afferma il presidente dell’associazione dei porti turistici italiani- è una componente di pregio della nostra industria turistica nazionale che merita di essere difesa e non mortificata”.

 

Giuseppe Orrù

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