La luce del mare inonda “Luminosity”, il nuovo giga yacht ibrido di Benetti che sembra un palazzo di vetro

Realizzato con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, Luminosity è lungo 107,6 metri e largo 17 metri. E’ il secondo dei tre giga yacht di oltre 100 metri di lunghezza a essere stato costruito durante la “Benetti Giga Season”

8 August 2020 | di Giuseppe Orrù

La luce che inonda ogni locale, dalla cabina armatoriale allo studio medico di bordo, per ridefinire il concetto di piacere di vivere il mare. E’ questa l’essenza del nuovo giga yacht ibrido Benetti, FB272 M/Y “Luminosity“, un palazzo di vetro in movimento, che regala una vista impareggiabile e sempre diversa a seconda del panorama circostante.

Lo spettacolare design degli esterni del giga yacht è opera della collaborazione tra Zaniz Jakubowski, Andrew Langton e Giorgio M. Cassetta, mentre gli interni sono interamente a firma di Zaniz Jakubowski. Realizzato con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, Luminosity è lungo 107,6 metri e largo 17. E’ il secondo dei tre giga yacht di oltre 100 metri di lunghezza a essere stato costruito durante la “Benetti Giga Season”.

Avvolta da oltre 800 metri quadrati di vetrate che circondano il Main Deck, “Luminosity” è diventata per Benetti una barca da record. Le finestrature, alte 3 metri, sono completamente ininterrotte e danno allo yacht la sensazione di essere sospeso sul mare. La prua diritta garantisce brillanti credenziali in termini di tenuta del mare e un’ampia area del ponte di prua offre agli ospiti un avvincente punto di osservazione per godere della navigazione e rilassarsi.

Il ponte principale, un livello più in basso, offre ulteriori spazi per la convivialità e i pranzi all’aperto in ambienti riparati e ombreggiati dalla sovrastruttura splendidamente disegnata. Un ponte sopra c’è la timoneria e a un livello ancora più sù, un ponte privato conduce verso la piattaforma di decollo e atterraggio per l’elicottero certificata per modelli come il Bell 429.

Lo spazio e gli ambienti su questo ponte sono così duttili che attualmente permettono di ospitare a bordo due auto tra cui una Rolls Royce Phantom, una barca a vela da 24 piedi e due motociclette. A poppa dello yacht, i singoli ponti salgono in sporgenze perfettamente bilanciate, ognuna con una diversa configurazione delle aree lounge e relax.

GIGA YACHT IBRIDO

Il set generatore/propulsori è composto da sei generatori da circa 1.000 KW ciascuno. La gestione di questa energia è interamente affidata a un sofisticato sistema di alimentazione completamente integrato, che supporta tutti i servizi di bordo e i motori elettrici dei due Azipod da 2,200 KW ciascuno.

L’elettricità di ricambio viene anche utilizzata per caricare 36 tonnellate di batterie sufficienti per mantenere in funzione l’imbarcazione per 12 ore senza alimentazione del generatore, una comodità enorme quando lo yacht è all’ancora senza alimentazione a terra.

Questo pacchetto di propulsione è ad oggi uno dei più avanzati e all’avanguardia ed è stato realizzato, dietro coordinamento dell’ufficio tecnico Benetti, dai più importanti player del settore: Caterpillar, Seastema, ABB. Il vantaggio di questo sistema è una crociera senza vibrazioni e in totale silenzio tanto che gli ospiti difficilmente si renderanno conto di trovarsi in navigazione.

Il sistema di climatizzazione e le unità di raffreddamento – fornite da H&H – sono tra le più grandi mai installate all’interno di uno yacht di queste dimensioni con una capacità totale di circa 3.000 kW. Lo yacht è poi dotato di un sistema di recupero del calore residuo in grado di alimentare la barca e risparmiare energia elettrica in linea con i più recenti requisiti green.

“Luminosity” presenta infine un avanzato sistema domotico Lutron con circa 500 chilometri di cavi che attraversano lo scafo e la sovrastruttura.

LA LUCE INONDA LUMINOSITY

Le grandi finestrature alte 3 metri, che inondano di luce gli spazi e creano un dialogo perfetto con l’esterno, sono la caratteristica principale degli interni di FB272. Il lucernario a livello del Sun Deck riempie di luce lo yacht longitudinalmente, creando una cascata luminosa lungo la scala di 18 metri che attraversa cinque dei sei ponti di “Luminosity”.  L’acciaio e il vetro temperato conferiscono a tutta la struttura l’aspetto di una scultura fluttuante.

Gli interni sono elegantemente proporzionati e il sole vi entra da ogni angolo, riflettendosi su tutte le superfici vetrate e creando grandi giochi di luce. Gli spazi interni ed esterni dialogano attraverso i colori e i materiali dei tessuti, degli arredi e gli accessori usati.

Una delle cabine VIP e il suo salotto privato, visivamente collegate tra loro da finestre scorrevoli di 9 metri di lunghezza, si estendono nella parte poppiera del Bridge Deck. Una luna di onice bianco, dal diametro di 3 metri rischiara questa elegante suite rivestita di malachite, lapislazzuli e marmi neri del Belgio.

Il ponte armatoriale, un livello sotto il Bridge Deck, racchiuso dalle grandi finestre alte 3 metri, tipiche di “Luminosity”, è caratterizzato da un panorama in costante mutamento. Si accede alla cabina armatoriale da un lungo corridoio decorato con pannelli di dieci tipi di marmo diverso. Lo spazio privato dell’armatore è definito dall’utilizzo del granito, con il letto che può sollevarsi di 80 cm per consentire una migliore vista dalle finestrature.

Dietro la testata del letto, quella che pare essere un’altra spettacolare veduta dell’esterno, è in realtà una finestra virtuale che, attraverso una telecamera nascosta, proietta la magnifica vista che si ha dalla prua di FB272. La cabina armadio conduce a una sala massaggi e a un bagno. Su questo ponte si trovano altre tre suite per gli ospiti, l’ufficio privato dell’armatore con bagno e suite e un ufficio separato per l’assistente personale.

L’ampia e accogliente area lounge del Main Deck è caratterizzata da elementi di design unici, pensati appositamente per accrescere il relax degli ospiti. Sullo stesso ponte vi sono altre tre splendide cabine, che differiscono per design e uso dei materiali. Più a prua si trova il garage dei tender, pensato e progettato per ospitare tender e water toys personalizzati, come il Limousine tender di 40 piedi, un landing craft sempre di 40 piedi e un ulteriore tender da 40 piedi, tutti realizzati appositamente per FB272.

Sul Lower Deck, la magnifica hall conduce alle scale e all’ascensore, oltre la quale si trovano 4 sontuose suite. Gli ospiti, che trascorreranno la maggior parte del loro tempo su questo ponte, possono godere di una spa, una palestra e di un centro benessere, completo di sauna e bagno turco.

Lo spazio benessere e la palestra si trovano proprio a pelo dell’acqua e quando i portelloni laterali sono aperti, è possibile godere di una vista spettacolare e della brezza del mare. Su questo ponte inoltre la bellissima piscina di 30 mq è un incantevole luogo di relax che la sera si trasforma in pista da ballo, con il pavimento della piscina che si alza.

La zona dell’equipaggio ospita 37 persone, è a sé stante ed equipaggiata con una grande cucina e sala pranzo. Progettata secondo la classificazione PYC (Passenger Yacht Code), la creazione di alloggi spaziosi e confortevoli per gli equipaggi, con cabine grandi e comode, è un punto di orgoglio per Benetti.

INTRATTENIMENTO A BORDO

FB272 è dotato di due parabole satellitari da 3,5 metri di diametro per ricevere canali da ogni parte del mondo e cavi in fibra ottica per portarli in tutta l’imbarcazione. Dove i cavi in fibra ottica non sono stati ritenuti adatti è stato utilizzato un cavo Cat 8: una connessione superveloce all’avanguardia, per la prima volta installata su uno yacht di queste dimensioni.

Due rack di server consentono allo yacht un vasto intrattenimento musicale e di film, FB272 ha a bordo un totale di 74 televisori HD (70 televisori + 4 proiettori cinematografici) e 10 specchi intelligenti, con touchscreen e connessione internet. La connessione 5G di bordo assicura che i sistemi siano a prova di obsolescenza.

A bordo si trova anche un centro medico di ultima generazione, per far fronte a malattie e lesioni, offrendo agli ospiti totale privacy e tranquillità.

 

Giuseppe Orrù

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2 commenti

  1. ferdinando granziera says:

    Lo yacht FB272 sarà ricordato come un esempio dell’imbarbarimento del gusto nel mondo della nautica di alto profilo. Forse la sua unica funzione, nemmeno molto dissimulata, potrà essere quella, sempre di moda, di esibire la propria ricchezza: un esempio di cosa si arrivi a fare “pour epater les bourgeois”. Di fatto, a parte le specifiche soluzioni tecniche il resto è un monumento al cattivo gusto e a quante cose inutili un progettista può mettere su una barca. Noto inoltre che un po’ più di misura, nel testo insensatamente laudativo, da parte di Giuseppe Orrù, lo avrebbe reso più equilibrato e assai più funzionale.
    Ferdinando Granziera

    • Giuseppe Orrù says:

      Gentilissimo Ferdinando, la ringrazio per il suo commento e per avere voluto condividere con noi e con i lettori la sua opinione rispettabilissima, di cui prendo atto: è vero, a molti diportisti e appassionati, il “gigantismo” nella nautica (e anche nelle navi da crociera) non piace e, in taluni casi, viene additato come “imbarbarimento” o “cattivo gusto”. Sono opinioni e gusti personali su cui è bello confrontarsi, come ha dato modo di fare il suo commento.
      Mi diceva che trova il testo “intensamente laudativo”. Mi permetta di confidarle, Signor Ferdinando, che io ci tengo a “lodare” il lavoro che sta dietro a ogni barca, dal gozzo al gigayacht, e le spiego anche perchè. Dietro a ogni progetto, a ogni cantiere e a ogni barca, che noi possiamo giudicare bella o brutta, esagerata o di cattivo gusto, la barca dei nostri sogni o una “cafonata”, c’è il lavoro di tantissime persone che insieme formano un’eccellenza che il mondo ci invidia. Dal grande cantiere ai piccoli artigiani, tutti contribuiscono al risultato che poi, certo, ognuno di noi è libero di giudicare (a me, personalmente, piace). Chi scrive di nautica non può (e non vuole) mai tralasciare questo aspetto. Sul gusto estetico ognuno è libero di dire la sua. Anche questo è il bello della nautica.
      Un caro saluto e grazie ancora per il suo punto di vista.
      Giuseppe Orrù

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