Il direttore del Salone Nautico di Venezia a DN: “Ecco il segreto del nostro successo”

Abbiamo intervistato Fabrizio D’Oria, direttore del Salone Nautico di Venezia, che ci ha raccontato gli ingredienti di un successo crescente e il rapporto dei veneziani con il loro salone

26 May 2023 | di Redazione Daily Nautica
intervista fabrizio d'oria
Da sinistra, Fabrizio D’Oria, il sindaco Luigi Brugnaro e Alberto Bozzo, direttore commerciale del Salone

Fabrizio D’Oria è il direttore del Salone Nautico di Venezia e il direttore operativo di Vela Spa, società che organizza la manifestazione per conto del Comune di Venezia. È lui il “regista” del grande spettacolo che, per la quarta edizione, andrà in scena da mercoledì 31 maggio a domenica 4 giugno all’Arsenale.

Impossibile non innamorarsi di Venezia, anche se molti espositori devono fare i conti con la logistica. Mentre per i veneziani è l’occasione per riscoprire il loro Arsenale, un luogo storico della città, solitamente inaccessibile. Tante le innovazioni che verranno proposte in acqua e a terra, soprattutto quest’anno che Venezia si è candidata a Capitale mondiale della sostenibilità.

Ecco la nostra intervista a Fabrizio D’Oria a pochi giorni dal taglio del nastro del Salone Nautico di Venezia 2023.

Direttore, con la sua quarta edizione il Salone Nautico di Venezia confermerà il suo trend in continua crescita. Diamo qualche numero e qualche dato. Qual è il settore in cui c’è stato il maggior incremento?

I numeri, in costante crescita, confermano che il Salone Nautico di Venezia è negli anni diventato un punto di riferimento per gli espositori che continuano a credere nella manifestazione, con la presenza dei più grandi gruppi nazionali e internazionali. Nello specifico, il settore vela manifesta un consistente incremento, registrando oltre il 50 per cento di presenze in più, così come il comparto delle barche con propulsione elettrica, in crescita del 30 per cento rispetto al 2022, che conferma così la vocazione green del Salone grazie al lavoro continuo del direttore commerciale Alberto Bozzo.

Quali sono, secondo lei, gli ingredienti di questo successo?

Venezia, per la sua conformazione e la sua storia, è la città che più si presta ad ospitare manifestazioni di alto livello. Il sindaco Luigi Brugnaro, sin dalla prima edizione di questo Salone, ha promosso lo slogan “L’arte navale torna a casa” proprio perché la Serenissima da sempre ha un rapporto imprescindibile con il mare. Un Salone a Venezia significa anche aprire le porte al mercato dell’Adriatico orientale, fino ad arrivare ad Istanbul, ma anche al mercato dell’Est Europa, una finestra commerciale che mancava in Italia.

A Venezia, aggiungo, si arriva in barca dal mare ed è un’esperienza unica, che consigliamo di fare usufruendo delle marine della Certosa e di Sant’Elena, che offrono speciali convenzioni per l’occasione. Infine, la città è sempre fonte di attrazione per le sue innumerevoli occasioni culturali.

Parliamo della location. Tra le più belle del mondo ma per alcuni, soprattutto per chi deve esporre, un po’ complicata proprio per la conformazione di Venezia. Qual è l’equilibrio che è stato trovato?

È stato fin dall’inizio un approccio di condivisione con tutti gli attori coinvolti, dalla Marina Militare alla Soprintendenza, con una progettualità pluriennale. Con il Salone Nautico si è dato ulteriore impulso al recupero di importanti spazi dell’Arsenale, con particolare attenzione alla fruibilità dello stesso, oltre la stessa manifestazione.

Salone Nautico di Venezia 2022

Qual è il target dei visitatori?

Il target è variegato. Ci aspettiamo clienti interessati alla nautica di eccellenza, così come quelli che vogliono scoprire le ultime novità nel campo dell’elettrico. È un Salone che vede un’alta partecipazione di visitatori stranieri e in tal senso importante è il lavoro di promozione realizzato con l’Agenzia ICE. Il Salone è un appuntamento pensato anche per le famiglie e i cinque giorni di manifestazione saranno l’occasione per dare spazio all’intrattenimento con regate e trofei, con un programma molto ricco di attività.

Inoltre, saranno molte le occasioni di relax per le famiglie e i bambini con punti di ristorazione, laboratori e riscoperta dei luoghi dell’Arsenale, come la visita al Sommergibile Dandolo. Il Salone offrirà infine anche attività di dibattito e diffusione culturale con una cinquantina di convegni, conferenze stampa e presentazioni pubbliche in calendario, il cui focus saranno l’innovazione, i servizi, la formazione e la sostenibilità: appuntamenti che permetteranno il confronto tra gli addetti ai lavori sulle tante tematiche che coinvolgono un settore in costante crescita.

Soprattutto nel fine settimana si incontrano molti visitatori locali. Certo che la città è veramente legata al suo Salone Nautico…

Sì, esatto, perché venire al Salone Nautico è un modo per riscoprire l’Arsenale, che in questi giorni mette in mostra anche la cantieristica tradizionale veneziana, grazie alla presenza di cantieri locali che continuano nella lavorazione di antichi saperi manuali legati al mare. Ci sarà spazio anche per la vendita delle imbarcazioni da diporto con stand dedicati a questo settore.

Il Salone Nautico di Venezia è un focus sulla sostenibilità, tanto che Venezia si è candidata a “Capitale mondiale della sostenibilità”. Ma quanto delle innovazioni che vediamo in banchina viene poi declinato anche nella vita di tutti i giorni in laguna o negli altri ambiti di navigazione?

I temi della sostenibilità stanno diventando strategici per il settore nautico. Molte sono le innovazioni nelle propulsioni, nei materiali e nelle tecnologie che le aziende propongono per fornire ai clienti un’esperienza di navigazione sempre più sostenibile e silenziosa. Venezia ospiterà al Salone anche il primo convegno della Biennale della sostenibilità,“Il Mose e gli altri: la difesa dalle mareggiate nel mondo”, promosso dalla Fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità. Un’occasione per confrontarsi sui sistemi di difesa in Europa e nel mondo insieme con esperti internazionali.

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