Nel Mediterraneo nasce il primo itinerario archeologico subacqueo europeo

Il fondatore della Borsa mediterranea del turismo archeologico: "Questo itinerario va a colmare un vuoto dal momento che tra i 45 attualmente certificati non ce n'è uno dedicato all’archeologia"

10 November 2021 | di Maria Cristina Sabatini

Forse i più famosi ad essere ritrovati sono stati i Bronzi di Riace, considerati tra le testimonianze più significative dell’ arte greca classica, rinvenuti quasi 40 anni fa, in eccezionale stato di conservazione sul fondo del mar Ionio da un subacqueo appassionato. E che cosa dire dei mosaici policromi di Baia, suggestiva città romana sommersa, visitabili immergendosi nelle acque del parco archeologico dei Campi Flegrei?

Che i Paesi del Mediterraneo siano uno scrigno di storia, cultura e civiltà lo abbiamo sempre saputo, ma che la stessa meraviglia la si possa ritrovare anche sotto il pelo del mare, forse, non ce ne siamo resi conto ancora abbastanza. Ecco allora che non possiamo non accogliere con un plauso la proposta della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA) di costituire un itinerario europeo del “Mediterranean Underwater Cultural Heritage” (Patrimonio Culturale Subacqueo del Mediterraneo).

Il 26 novembre, durante la prima conferenza mediterranea sul turismo archeologico subacqueo, organizzata nell’ambito della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si terrà a Paestum dal 25 al 28 novembre, sarà presentata la candidatura ufficiale ad itinerario culturale certificato dal Consiglio di Europa.

Cinque Paesi per un unico itinerario culturale subacqueo

A costituire la trama dell’affascinante percorso archeologico, saranno alcuni dei parchi subacquei più interessanti del Mare Nostrum. Per l’Italia la Baia Sommersa nei Campi Flegrei e il Parco Sommerso di Gaiola in Campania, le Isole Egadi, Pantelleria, Plemmirio e Ustica in Sicilia, Egnazia, le Isole Tremiti e San Pietro in Bevagna in Puglia e Capo Rizzuto in Calabria. Per la Grecia Pavlopetri e Peristera, per l’Egitto Alessandria d’Egitto, per Israele Cesarea Marittima e per la Turchia Kizlan .

La candidatura del “Mediterranean Underwater Cultural Heritage” a itinerario culturale certificato andrebbe “a colmare un vuoto – sottolinea Ugo Picarelli, direttore e fondatore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, nonché ideatore del progetto – dal momento che tra i 45 attualmente certificati non ce n’è uno dedicato all’archeologia”.

Ed è proprio la BMTA  a spiegare il motivo della candidatura: mettere in luce le potenzialità di questa tipologia di turismo. L’Itinerario rappresenterebbe, infatti, una risorsa fondamentale per un turismo responsabile e sostenibile.

Mediterraneo: un patrimonio culturale subacqueo da valorizzare

“È essenziale – spiega Louis Godart, accademico dei Lincei e componente del Consiglio scientifico della Maison de l’Histoire Européenne al Parlamento Europeo – far conoscere la ricchezza rappresentata dai reperti, che da millenni giacciono sui fondali del Mediterraneo e che gli scavi subacquei condotti ovunque, e in particolare nelle acque dell’Italia e della Grecia, hanno riportato e stanno riportando alla luce“.

La ricerca archeologica subacquea – ricorda Godart – è una disciplina relativamente giovane, ma è già riuscita a riportare alla luce testimonianze di straordinario valore, che cambiano radicalmente le nostre conoscenze sul passato del Mediterraneo”.

Il programma degli “Itinerari Culturali“, realizzato dal Consiglio d’Europa nel 1987, permette di toccare con mano come  la ricchezza culturale propria di ogni Paese dell’Europa sia un tassello prezioso di un patrimonio culturale condiviso, promuovendo una più approfondita conoscenza e comprensione dell’identità culturale europea e un turismo culturale in sintonia con lo sviluppo sostenibile.

 

Maria Cristina Sabatini

 

Foto in copertina Villa a Protiro – Parco sommerso di BAIA

Credit foto: Parco sommerso di BAIA http://www.parcosommersobaia.beniculturali.it/

 

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