A Sanremo la Guardia Costiera sequestra 2,5 chilometri di rete da pesca “illegale”

I controlli in mare continueranno senza soste anche nelle prossime settimane, per evitare che altri pescatori mettano a rischio l’importante patrimonio faunistico del Mar Ligure

11 August 2019 | di Giuseppe Orrù
La motovedetta CP 288, impegnata nell'operazione a Sanremo
La motovedetta CP 288, impegnata nell'operazione a Sanremo

La Guardia Costiera della Liguria, impegnata nella tutela del Santuario dei cetacei, habitat naturale per lo stanziamento e la riproduzione di balene, capodogli, delfini, mante e tartarughe, ha portato a termine un’operazione di polizia marittima, sequestrando due chilometri e mezzo di una rete da pesca illegale a circa 15 miglia al largo di Sanremo.

La rete, del tipo “da posta”, deve il suo nome al fatto che rimane in sospensione sulla superficie del mare, costituendo una sorta di muraglia che, come riscontrato nel caso specifico, veniva utilizzata da un pescatore sanremese senza rispondere ai criteri di selettività e risultando quindi una potenziale trappola per qualsiasi specie marina. La tempestività di intervento dei militari della Guardia Costiera ha però fatto sì che nessun esemplare sia incappato nella micidiale rete.

L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’acume investigativo del personale del locale Ufficio Circondariale marittimo che, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Imperia, ha operato una costante, attenta e preventiva attività di monitoraggio, con la quale si è potuto individuare l’illecito e il suo autore, permettendo all’equipaggio della motovedetta CP 288 della Direzione Marittima di Genova di intercettare l’unità da pesca coinvolta, che aveva mollato gli ormeggi dal porto di Sanremo.

La rete sequestrata dalla Guardia Costiera di Sanremo

La rete sequestrata dalla Guardia Costiera di Sanremo

La motovedetta ha operato in piena notte e, a seguito di un’accurata ricerca effettuata con i sofisticati apparati radar di cui è dotata, è riuscita ad individuare e fermare l’unità da pesca, a circa 15 miglia dalla costa, con a bordo due pescatori intenti a salpare l’attrezzo. Dopo un’analisi e registrazione delle operazioni da parte dell’ispettore pesca della Guardia Costiera presente a bordo della motovedetta, constatato che l’attività di pesca in corso era illecita, l’equipaggio ha “invitato” il comandante del motopeschereccio a ultimare le operazioni di salpamento della rete e a rientrare nel porto vecchio di Sanremo.

Una volta all’ormeggio, i militari della Guardia Costiera hanno ispezionato l’unità e misurato l’intera rete, che hanno riconosciuto essere illegale “per caratteristiche e modalità di impiego secondo quanto disciplinato dalle vigenti norme di settore”. L’attrezzo da pesca è stato sottoposto a sequestro amministrativo, mentre al comandante dell’unità è stato contestato un verbale amministrativo di importofino a 6 mila euro.

L’operazione svolta dalla Guardia Costiera ligure –commenta la Direzione marittima della Liguria- conferma il quotidiano impegno dei suoi uomini e donne a tutela dell’ambiente marino. Ciò ha permesso non solo di sottrarre al trasgressore un attrezzo illegale per la migliore tutela degli stock ittici, ma ha consentito di compiere un importante, ulteriore passo verso la salvaguardia del Santuario Pelagos dove, per le specie viventi che popolano questo tratto di mare, reti non conformi con le caratteristiche di quella sequestrata costituiscono, nella quasi totalità dei casi, trappole mortali“.

I controlli in mare continueranno senza soste anche nelle prossime settimane per “scoraggiare” altri pescatori “irresponsabili” che potrebbero mettere a rischio l’importante patrimonio faunistico che ha scelto proprio il Mar Ligure per viverci stabilmente e riprodursi.

 

Giuseppe Orrù

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