Il decreto correttivo della riforma del Codice della nautica alle battute finali: atteso a giorni alla Camera

Il documento è già stato approvato dal Senato. Ma Confindustria Nautica sta lavorando per far inserire alcuni punti che ritiene fondamentali

18 May 2020 | di Giuseppe Orrù
Controlli della Guardia Costiera in mare
Controlli della Guardia Costiera in mare

Tra pochi giorni dovrebbe concludersi l’iter parlamentare per l’approvazione del decreto correttivo della riforma del Codice della nautica. L’ottava commissione del Senato ha già votato il parere al decreto correttivo della riforma, varata nel 2018.

Ringrazio per questo – commenta Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica – il presidente della Commissione, senatore Mauro Coltorti, che ha prontamente disposto il voto appena terminato il lungo iter dei pareri e il relatore, senatore Agostino Santillo, per l’esito positivo“.

Ora la parola passa alla Camera dei Deputati, che, grazie all’attività del relatore Bernardo Marino, dovrà votare il documento che passerà poi al governo per la stesura finale. Successivamente il testo dovrà essere aggiornato dal Ministero dei Trasporti e adottato dal governo.

Confindustria Nautica si aspetta al più presto il testo definitivo dall’esecutivo, in accoglimento delle istanze del settore e a completamento della riforma del 2018 che indicava chiari principi di semplificazione per le aziende e riduzione degli oneri per gli utenti, oggi quanto mai urgenti.

Il Senato ha accolto le nostre osservazioni – sottolinea Cecchi – tra cui il mantenimento di una disciplina unitaria a livello nazionale dell’utilizzo a fini commerciali dei natanti, da adottare con uno strumento snello come un decreto del ministro delle Infrastrutture, la non obbligatorietà di installazione a bordo di un apparato satellitare, pur consentendone l’eventuale installazione facoltativa, la previsione del noleggio alla cabina nel charter e la distinzione fra istruttore professionale di vela e quello dilettantistico dei circoli sportivi“.

I PUNTI DA DEFINIRE

L’approvazione da parte della Camera era prevista all’indomani del voto in Senato. Ma il lavoro di confronto tra Confindustria Nautica e il Ministero dei Trasporti è continuato, in modo da chiarire quale fosse la visione dell’associazione di categoria per ognuno di questi punti.

Come riferito da Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, in una video conferenza stampa con i giornalisti di settore, l’associazione si sta battendo per avere una normativa unica nazionale per il noleggio dei natanti, esattamente come avviene per imbarcazioni e navi.

Attualmente le normative sono regionali e ad appannaggio delle Capitanerie di Porto locali. Può capitare quindi, ed è già successo, che, noleggiando un natante in una regione e spostandosi in una confinante, si incappi in delle infrazioni non previste dalla regione di partenza e si venga quindi multati.

Inoltre l’associazione nazionale di categoria vorrebbe far introdurre il concetto di “barca a km 0”, così come per le automobili, semplificando notevolmente le procedure e i costi per l’immatricolazione. Confindustria Nautica chiede anche di normare il noleggio alla cabina per i charter, colmando una lacuna normativa italiana. Si tratta di chi vuole fare una vacanza a bordo di una barca in charter, condivisa con altri, “prenotando” quindi solo la cabina e non tutta l’imbarcazione.

Il decreto correttivo, inoltre, dovrebbe contenere il riferimento alla nautica sociale, richiesta avanzata dal senatore Santillo, che prevede canoni agevolati e altre facilitazioni per associazioni e società sportive. Altre semplificazioni sono previste per i diportisti, da sempre alle prese con le difficoltà nel fissare le visite mediche per il rinnovo della patente nautica. L’obiettivo è farle anche nelle scuole nautiche.

Fondamentale anche la distinzione tra istruttore professionale e istruttore dilettantistico di vela, che consentirà alle società sportive dilettantistiche di avere istruttori volontari e non necessariamente regolamentati da un rapporto di lavoro.

RISOLVERE I PROBLEMI DELLO STED

Tra le richieste di Confindustria Nautica al Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti, c’è anche quella di aggiornare il server dello Sted, il registro telematico del diporto. “Al momento ci sono troppi problemi tecnici – spiega Roberto Neglia – ci sono dei casi di immatricolazioni che hanno richiesto 30 giorni e non va bene“.

Confindustria Nautica ha presentato delle proposte per aggiornare i server ministeriali. “Ci sono moltissime pratiche – afferma il responsabile dei rapporti istituzionali dell’associazione – che tornano indietro al mittente perché considerate incomplete e si riparte da zero. Ho chiesto di sapere quali sono le cause di questo problema“. A creare problemi è anche la grave carenza di personale negli uffici del Ministero.

Problemi anche per l’upload dei documenti. Ma il server è lo stesso utilizzato per le immatricolazioni delle auto. Dove però le agenzie hanno dei software più “user friendly”, che assistono l’operatore nella compilazione dei dati, segnalando eventuali errori o mancanze e salvando il lavoro svolto, senza dover ricominciare da capo. Una volta ottenuto il “via libera”, può avvenire la trasmissione dei dati al software della Motorizzazione civile.

Il mondo dell’auto non utilizza direttamente il software della Motorizzazione civile – ricorda Neglia – che evidentemente è più complicato e ha esigenze diverse. Abbiamo chiesto di poter fare la stessa cosa, ovvero autorizzare le agenzie a dotarsi di un proprio software che si interfacci con il software del Ministero“.

 

Giuseppe Orrù

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2 commenti

  1. giorgio vacchetti says:

    distinzione tra istruttore professionale e quello dilettantistico? Fino adesso fiv e lega navale hanno contribuito a complicare la situazione confondendo l’esperto velico con l’istruttore in un’inaccettabile separazione delle carriere ovviabile con corsi aggiuntivi a pagamento. Speriamo che una nuova normativa riporti alla ragione le cravatte dietro le scrivanie che prendono decisioni sulla pelle delle cerate in mare.

  2. Giovanni Troiani says:

    Quanto è bravo il Neg!Ia a vendersi come proprie idee e soluzioni escogitate dai tecnici del Ministero. E le prove ci sono tutte, proprio in quei server.

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