Coronavirus, Rixi (Lega): “Per far ripartire il diporto prendiamo esempio dalla Francia. Limitazioni a bordo insensate”

Il deputato e responsabile nazionale infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi, commenta le disposizioni della Francia per la ripartenza del diporto. E invita il governo italiano a essere più “coraggioso”

9 May 2020 | di Giuseppe Orrù
Edoardo Rixi a bordo, con Marco Bucci e Giovanni Toti
Edoardo Rixi a bordo, con Marco Bucci e Giovanni Toti

Bene la Liguria, che almeno ha permesso le uscite in barca tra conviventi. Ma l’esempio ideale arriva dalla Francia, che ha concesso molto di più. A dirlo è il deputato e responsabile nazionale infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi, che invita il governo italiano ad essere più coraggioso, marchiando come “senza senso” le limitazioni al diportismo.

Mentre la Francia – sottolinea Rixi in una nota – apre alla navigazione diportistica, in Italia non ci sono ancora indicazioni precise e le aperture a macchia di leopardo, lasciate all’esclusiva scelta delle ordinanze regionali, rischiano di affossare un comparto di punta della nostra economia del mare. Le attuali limitazioni alle uscite in barca – tuona l’ex vice ministro – sono semplicemente senza senso e denotano il totale analfabetismo sulla realtà della nautica da parte del governo“.

Rixi cita però l’esempio virtuoso della sua regione, la Liguria, che è stata tra le prime a permettere ai diportisti di tornare in banchina e a bordo. “Bene fa la Liguria – afferma il deputato leghista – ad aprire almeno a nuclei familiari residenti nella stessa abitazione, ma il governo deve autorizzare uscite anche a equipaggi in numero adeguato alle dimensioni del natante“.

L’ESEMPIO FRANCESE

Come, ad esempio, avviene Oltralpe, dove il governo francese ha concesso di più in termini di diporto. “In Francia fino al 2 giugno – spiega Rixi – potranno mettersi in navigazione equipaggi fino a 10 persone, purché siano rispettate le distanze di sicurezza. Un’ordinanza, quella francese, di buon senso che dovrebbe essere anche adottata in Italia se non vogliamo irrimediabilmente invitare i nostri diportisti a scegliere marine e porticcioli della vicina Costa Azzurra“.

L’ex viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti invita quindi il governo ad intervenire per sostenere le aziende del settore. “La filiera della nautica e del diportismo in particolare – sostiene Rixi – sono già pesantemente colpite a causa del prolungato lockdown delle marine e dei cantieri. La nautica, dal 2013 al 2019, era tra i settori più in salute, con una crescita del 75% di fatturato ma in sole due settimane di lockdown – ricorda il parlamentare ligure – la cantieristica italiana ha perso il 15% di fatturato con un’emorragia di oltre 5 mila posti di lavoro“.

Se il Ministero dei Trasporti conclude Rixi – in accordo con le Capitanerie di porto, non interverrà al più presto, dando una rotta che sia conforme alle reali esigenze del settore, si rischia di finire in una secca da cui sarà molto difficile uscire“.

 

Giuseppe Orrù

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1 commento

  1. moreno bertoni says:

    la calma la virtù dei forti!!!!! pare si voglia accellerare per fare i primi della classe.
    aspettiamo qualche giorno……..e pensando alla ns salute andremo in barca con chi vogliamo.

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