15 giugno 2025

Lucietta: il nuovo modello Repower full electric per la laguna veneziana – Video e foto di DN

15 giugno 2025
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Lucietta unisce il fascino tradizionale dei taxi veneziani ad un approccio innovativo per promuovere la sostenibilità anche nel settore turistico

Lucietta unisce il fascino tradizionale dei taxi veneziani ad un approccio innovativo per promuovere la sostenibilità anche nel settore turistico

4 minuti di lettura

Repower ha presentato in anteprima alla sesta edizione del Salone Nautico di Venezia “Lucietta“, il primo taxi veneziano full-electric, progettato dal gruppo svizzero in collaborazione con Nauta Design Yachts per il design e con il Cantiere Serenella di Murano per la realizzazione artigianale. Daily Nautica, media partner dell’evento, ha intervistato Davide Damiani, responsabile delle relazioni esterne di Repower Italia, per scoprire tutti i dettagli di questo nuovo progetto.

Lucietta vuole rappresentare il nuovo paradigma della mobilità urbana elettrica a Venezia e il punto di equilibrio tra tradizione e innovazione: per questo il fascino storico del taxi veneziano viene rivisitato in forme moderne e sostenibili. La barca, grazie ad un sondaggio tra una selezione di taxisti veneziani, è stata progettata e realizzata con delle specifiche necessarie adatte alla laguna, ma che la rendono adattabile anche a contesti diversi.

Un taxi boat veneziano

“Lucietta – spiega Davide Damiani ai microfoni di DN – si può descrivere partendo da 3 caratteristiche principali: tradizione, innovazione e sostenibilità. La prima consiste nell’essere un taxi boat veneziano, con quelle forme e quel design realizzato dal cantiere più importante per i taxi boat proprio qui a Venezia”.

Lucietta presenta infatti un design contemporaneo, realizzato dallo studio Nauta Design, che rimane però nel solco della storia e dell’artigianalità veneziana. Le sue dimensioni compatte, con 9,30 metri di lunghezza, 2,25 di larghezza e 2,10 di altezza, le consentono di navigare agilmente tra i canali, rispettando i vincoli strutturali della città. Tuttavia, a differenza dei taxi tradizionali, offre più spazio a bordo e può trasportare fino a 14 persone senza nessuna vibrazione o rilascio di fumi dannosi per l’ambiente, in un silenzio assoluto.

L’innovazione: materiali e tecnologia

“A questo aspetto – aggiunge Davide Damiani – di tradizione, forte identità e connessione con questa terra, si affianca un secondo elemento che potrebbe sembrare in contrasto, ma in realtà è totalmente complementare, ossia una fortissima innovazione tecnologica che si sviluppa su un pacco batteria da 180 kWh. In termini concreti significa che ha una velocità di 3 nodi, il limite nei canali interni di Venezia. Inoltre questa barca ha un’autonomia di 40 ore, due giorni di lavoro ininterrotti. A questo si aggiunge un motore di una potenza di 200 kW, che le consente di raggiungere i 30 nodi, il che la rende una barca anche molto versatile”.

Anche sotto il profilo dell’innovazione Lucietta rappresenta dunque un benchmark nel settore, innanzitutto grazie all’introduzione di diversi materiali innovativi, come la fibra di carbonio e il vetro rigenerato delle vetrerie di Murano, prodotto dalla startup locale Rehub. Ma il punto di forza è il meglio della tecnologia elettrica a disposizione, che garantisce delle ottime prestazioni, ottenute anche grazie all’attento bilanciamento delle masse e dei pesi, con il minimo impatto ambientale.

Un turismo sostenibile

Il terzo elemento che caratterizza la barca è proprio la sostenibilità. Il progetto rappresenta infatti una importante milestone per Repower nella nautica elettrica e una conferma dell’impegno del gruppo nel promuovere la sostenibilità ambientale, una delle chiavi di sviluppo del settore turistico nei prossimi anni data la crescente attenzione all’efficienza energetica e all’e-mobility. L’obiettivo è unire tutela ambientale, sviluppo economico con ricadute locali, inclusione sociale per le comunità del territorio e sostenibilità intergenerazionale che proietta il patrimonio culturale verso il futuro.

Repower vuole essere un riferimento in questo senso, supportando le imprese non solo per quel che riguarda la fornitura energetica, ma anche valorizzando le destinazioni attraverso la mobilità sostenibile, la digitalizzazione e la formazione, con l’obiettivo di costruire ecosistemi turistici più competitivi, connessi e meno impattanti. Innovazione e tecnologia sono gli strumenti chiave per accelerare questa transizione, in grado di migliorare la gestione dei flussi, ottimizzare l’esperienza dei viaggiatori e ridurre il danno ambientale.

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1 commento

  1. Alessandro Bacci dice:
    18 June 2025 alle 6:50

    Fintanto che si costruiranno barche con la poppa a specchio, è inutile parlare di elettrico!